IRISH HUMOR!

 

 
 
"Per gli uomini che aspettano
mentre le donne fanno compere!!"
 

CLIFDEN, Contea di Galway, Irlanda
Tutti cabarettisti questi Irlandesi!
Però, lo confesso: la panchina era vuota solo perché il negozio era chiuso per pranzo!
Fare shopping era una tentazione irresistibile: i lini, le lane delle isole Aran, le ceramiche, le maglie, gli argenti, l’oggettistica celtica, gli “Irish blessing” i “leprauchans” (folletti irlandesi) raffigurati in mille modi diversi, il gatto Garfield, che dice “Proud to be irish” (orgoglioso di essere Irlandese), i magneti, i calendari con delle foto pazzesche e…I LIBRI! Libri, libri, libri….milioni di libri bellissimi da “catturare” e portare a casa, per struggersi l’anima, in inverno, magari davanti al camino.
Ma…
C’era una limitazione!
Oltre a quella di budget (è ovvio) c’era quella di “peso del bagaglio” imposta dalla Ryanair!
15 kg a persona ed in partenza ero già a 14,5= mezzo chilo di bonus! Il resto nel bagaglio a mano che, però, non doveva superare i 10 kg. Scene da “candid camera” all’aeroporto, con “travasi strategici” di calzini e magliette, libri e souvenir [chissà come se la sarà cavata la giovane ragazza orientale con una valigia più grande di lei e del peso di 37 kg! L’ho lasciata sommersa di biancheria e scarpe in ordine sparso, mentre tentava un rito magico “snellente”, Per non parlare della “bella figheira” costretta ad indossare due pesantissimi maglioni “nuovi di pacca”e tre sciarpe!]. Eh, si, perché il volo è lowcost, ma ogni chilo in più te lo fanno pagare €8! Più delle buonissime ciliegie Ravenna!

Ma torniamo allo shopping…

Anche la Kali ha fatto una “moderata” incetta di ricordini (della visita allo store della Guinness, vi parlerò poi…), senza cadere nel kitsch, senza cedere al fascino del poggia teiera in ghisa e senza comprare uno di quei pesantissimi maglioni, belli, ma poco adatti alle nostre temperature e, soprattutto, PESANTISSIMI da portare (l’errore l’avevo già commesso in Norvegia: uno strepitoso e carissimo maglione, pochissimo utilizzato per evitare l’effetto “fusione”).

Roba leggera e…magliette: ne ho comprate quattro e tre per l’Orso.

Ah, già, l’Orso…
Ecco cosa volevo raccontarvi.

La panchina…Ma perché lasciare gli uomini ad aspettarci fuori, stile “Dog are not allowed” (i cani non sono ammessi)?

Fare shopping è bello insieme!

KALI:“Ti piace questo Mug con le pecore in rilievo? Ne prendo Due!”

ORSO:“ A parte che pesano come una Seicento e che non sai dove metterli, visto che ne hai già due in perfette condizioni…Prendili pure!”

KALI:“Vabbè, li poso! E questo maglione? Lo prendo per te!”

ORSO“Io non mi sono fatto “fregare” neppure in Norvegia e adesso vuoi soffocarmi con quella coperta? Dillo che mi vuoi far venire la rosolia! Prendilo per te, se ti piace!”

KALI“Bon, niente maglione!”

E via così per i primi 10-15 minuti…Poi, solo un cenno con la testa come a dire: “Prendi quello che vuoi, basta che usciamo di qui, altrimenti  tu resti ed io…TI ASPETTO FUORI!”

Appunto!

Ecco, provvidenziale, la panchina…

In fondo sono stata brava!

Ormai stremato, avrebbe permesso che comprassi anche il preziosissimo lampadario in cristallo “Waterford”, in puro stile “Dublin Castle” (vedi foto) costo circa € 2700…


Ma… a me il genere non piace…inoltre abbiamo soffitti spioventi: i lampadari non sono adatti!

HE! HE!

Saluti a tutti…

Men & women!

Kali


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12th August Ireland     
Dal diario d’Irlanda 11 e 12 Agosto 
Il cielo d’Irlanda

Tornando a casa  

 

 

12th August Ireland

 

 
Splendidi prati smeraldo
nella luce calda di uno sprazzo di sole:
agghinda l’Irlanda,
che sembra farsi bella per uscire.

Mille colori di fiori a finestre e portoni.
Usci rossi, blu, gialli, violetti
ed insegne curate.
Colori per catturare la luce nelle giornate di pioggia,
per ricreare l’illusione del sole,
anche quando non c’è.

Kalispera


Questo pensiero nasceva dopo aver visto Kilkenny, con le sue porte colorate, i pub con le lesene e le architravi in legno, le insegne dei caffè, ma anche dei negozi, le fioriere appese ai lampioni.

Il cielo grigio si dimentica presto se, tra una "Shower" e l’altra si illumina il cielo: i colori passano dal bianco e nero, che canta, in sottofondo la Mannoia, a quelli dell’iride, con un’intensità ed un contrasto, che li fanno sembrare manipolati…ed invece…sono proprio così.

Una nota curiosa?
La colorazione della case è più accesa nei centri abitati  per scemare, fino ad assumere tinte neutre, nelle case isolate.
Forse, in mezzo al verde, non occorre più distinguersi…
E non crediate che siano colorate solo le case fronte mare (per essere riconoscibili dai pescatori sulla rotta di casa): esistono centri ben lontani dall’oceano (Kilkenny, ne è un esempio*) che, però, sfoggiano colori bellissimi!

Una sorta di "sole artificiale" insomma,
il desiderio, appunto di " 
catturare la luce nelle giornate di pioggia,
per ricreare l’illusione del sole,
anche quando non c’è."

P.S.
Le foto, se vi interessano, andatele a vedere sul mio album in
Flickr: la qualità della risoluzione di quello di msn lascia molto a desiderare!

Ciao a Tutti.
Kali.


*vedi album di foto relativo

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