Ieri sono andata a Roma.Ho girato molto a piedi, per l’esattezza dai Parioli a Campo dei Fiori e ritorno, passando per Piazza del Popolo. Se avete in programma di passare da quelle parti proprio OGGI, troverete una sorpresa.Imprigionati da bruttissime transenne, ci sono i TRASH PEOPLE (ultimo giorno di esposizione: oggi).Per spiegarvi di cosa si tratta, Vi riporto la notizia ANSA, ma poi aggiungerò i miei commenti.
21-03- 2007 17:25ARTE E RIFIUTI, PACIFICA INVASIONE DEI ‘TRASH PEOPLE’ROMA – Che cosa lasceremo di noi alle generazioni future? L’artista tedesco HA Schult non ha dubbi. Rifiuti. Ecco perché oggi Roma ha scoperto il significato dell’ingombrante presenza di mille statue, pari a 35 tonnellate di rifiuti urbani e industriali compattati e riutilizzati (lattine, tastiere di computer, scatole, vecchi circuiti elettrici n.d.r.). Presenza annunciata da una campagna pubblicitaria nazionale che avvertiva soltanto di una imminente invasione: “Stanno arrivando…”.Sono arrivati: per la prima volta in Italia, l’esercito dei Trash People ha conquistato pacificamente Roma, Piazza del Popolo. I Trash People sono il ritratto di tutti e sono un monito a non diventare il vero popolo trash del pianeta. Se per ora il metodo è quello di trasferire altrove lo sporco gettando via le cose, HA Schult lo ricorda riportando in piazza quegli stessi oggetti.
(Foto presa dal sito di REPUBBLICA)

L’effetto è molto suggestivo, anche se, francamente, mi aspettavo qualcosa in più.In fondo, non è così originale l’idea di utilizzare rifiuti per creare “opere d’arte” e neppure quella di creare una sorta di “esercito” muto ed inquietante.DUCHAMP col “ready made” dava nuovo significato e vita ad oggetti d’uso quotidiano decontestualizzandoli (il famoso “Orinatoio” per esempio);MANZONI realizzava una lattina che doveva contenere “Merda d’artista” (scusate, ma l’opera si chiama prorpio così) oppure, dava la biacca ad una composizione di “rosette” i famosi panini romani;(Non cito Warhol, perché lui riproduceva, od utilizzava oggetti d’uso, ma non spazzatura: per esempio faceva allestimenti con le scatole del sapone in polvere “Brillo”)CHAMBERLAIN realizza sculture con carcasse d’automobili, TINGUELY ricostruisce macchine inutili dai rottami, CESAR fa opera d’arte con i blocchi compressi di rottami, ARMAN accumula rottami con la tecnica detta del “bricolage”; RAUSCHENBERG trasforma un vero letto sfatto, sudicio ed imbrattato di colori in un quadro oppure, anche lui, fa sculture con rottami, CEROLI crea una folla con sagome di legno….e chissà quanti ne sto dimenticando..Ma anche ad Anguillara c’è un artista che per alcune sculture si serve di materiale metallico riciclato. Si tratta di Mauro Martoriati, infatti, una delle sue opere, la scultura monumentale “Il Guerriero di Anguillara”, (Ossia Gentil Virgilio Orsini che uccide il Drago di Malagrotta) esposta nei giardini di Via Tolstoj, è realizzata con questa tecnicaIl materiale utilizzato da HA Schult è costituito essenzialmente da lattine di bibita, contenitori spray, oggetti di alluminio come tortiere, scatole di biscotti, lattine per l’olio, con qualche eccezione rappresentata da elementi plastici come,tastiere di computer, scatole, vecchi circuiti elettrici, il tutto tenuto insieme dalla schiuma poliuretanica che si utilizza per fissare i telai degli infissi.Gioca un po’ con la cromia, assemblando solo lattine rosse o verdi, ma nel complesso è difficile scorgere differenze tra i mille elementi: indifferenziazione che, forse, è stata appositamente ricercata.Ma un elemento spicca tra gli altri.Io l’ho chiamato “l’Angelo”.E’ assemblato con pezzi d’auto e devo dire che è stato quello che mi ha colpito di più.Voi che ne pensate?

P.S.
Questi sono i momenti in cui sono felice di aver frequentato il corso di Achille Bonito Oliva (A.B.O.) sulla “storia dell’arte contemporanea” all’Università: mi ha fatto vedere i così detti “green rats”, ma…
Buona giornata a TUTTI.
Baci.
KALISPERA