Diario dalla terra sicula #1

Cari amici “liquesi” vi scrivo dalla terra di trinacria,
forno per corpi e per menti,
microonde di cervelli squacquerati e ridotti in poltiglia dai gradi celsius.
Come ho scritto su FB:
“se mi sdraiassi accanto a delle patate, potrei guardare il mondo dal punto di vista di un pollo, invitato ad un pranzo la domenica!”
Ieri il viaggio sulla SA-RC è andato quasi bene, “quasi” perché mentre la radio ripeteva che erano stati completati ben 230 km (ed esultiamo pure? Sono secoli che è tutto fermo!) noi impiegavamo più di un’ora per percorrere gli ultimi 20 km che ci dividevano dallo Stretto: a passo d’uomo col tachimetro che chiedeva pietà.
Sia lodata l’aria condizionata, intorno alla quale è stata costruita la vecchia sw!
Ma Ella, l’aria condizionata, dovete sapere che detesta la terra calabra e tutte le volte, sia che si percorra andando che tornando, decide di funzionare a singhiozzo! Mistero misterioso! Interpretate la Sibille Cumane del pistone e della biella [alias meccanici di fiducia(!)] il responso è stato che la paziente è in ottima forma e che non si ravvisa nessun problema! Allora perché la dispensatrice di benessere estivo va a singhiozzo SEMPRE sui rilievi calabri?
Che sia la vendetta di Scilla e Cariddi?
Che i Bronzi di Riace se la prendano con noi umani per aver disturbato il loro sonno nelle profondità marine?
MAH!
In fondo, anche il vate dell’aspirapolvere, al quale abbiamo portato il nostro bolide in garanzia, reo di funzionare un po’ e poi di  calare di potenza aspirante, ci ha risposto che il paziente sta benissimo, quindi, ne deduco, che la tecnologia voglia farci scontare qualche peccato di cui non siamo a conoscenza!
Ma torniamo al viaggio…
Finalmente giunti alla biglietteria della Caronte (e vorrei conoscere il buontempone che ha scelto il nome per questa compagnia di navigazione!!!) scopriamo che il biglietto è aumentato di ben €11 rispetto allo scorso anno (la media è un aumento di circa €9 l’anno almeno negli ultimi 5 anni) intuisco qualcosa, guardando l’espressione del Plantigrado di ritorno dalla biglietteria: gli fumavano …le orecchie! €75 A/R per percorrere 3 km…poi si parla del caro-traghetto per la Sardegna!
Imbarchiamo, scendiamo dall’auto e…ZOT!
Veniamo istantaneamente lessati da un’onda di vento bollente.
Il viaggio è sempre piacevole…la Sicilia che si avvicina…ma che quasi non si vede tanto è avvolta in una cappa di caligine: SIGNORI LO SCIROCCO ASSASSINO E’ DI SCENA!
Sbarchiamo e spegniamo l’aria condizionata aprendo i finestrini: meglio iniziare ad acclimatarci perché a casa di mia cognata non c’è il condizionatore!
(Ma io ho portato il mio fedelissimo ventilatore Alaska, non potendomi portare il Pinguino dal quale l’Orso mi ha dovuto strappare con la forza e che ho salutato con un Bye Bye che era quasi un addio…)
Sicilia, eccoci qui…
Incendi ovunque e nottata trascorsa con ondate di calore provenienti dalla finestra aperta.
Speriamo che il fuoco non arrivi fin qui…di nuovo!
Un canadair è passato ad pochi metri dalla cima degli ulivi: i Peloritani stanno bruciando. Se sentirete odore di gallina (vecchia) bruciata sappiate che vi ho voluto bene.
(continua)

Immagini prese dalla rete