TOMATOES!

  Sicilia: sole e sale

Finito!

Sedici casse di pomodori da sugo trasformate in 251 bottiglie!

Olè!

Fatto!

Anche per quest’anno è andata!

Ossa rotte e nausea da salsa, ma ce l’abbiamo fatta.

Già.

Qui è ancora una tradizione e la settimana dopo ferragosto è quella della “precettazione bottiglie” e che nessuno si azzardi a programmare le ferie!

Quest’anno la cara sorellina invece, se l’è data a gambe…ma credo sarà la prima e l’ultima volta, perché gli “strali” dei due patriarchi se non le hanno procurato una dissenteria fulminante, sicuramente le avranno fatto macchiare di gelato la magliettina preferita! HE! HE!

Non si può scappare.

Il “rito” prevede levataccia e pasti “frugali” a base di leccornie tipo “pizza bianca con mordazza” e pizza rossa rigorosamente dell’antico forno locale, più le famigerate “pastarelle” dell’antica pasticceria locale: insomma tutto nella tradizione!

 

Di queste cose ne rimangono poche e, allora, finché si può…perché non farle?

Argh!

Sono a pezzi.

Torno al lavoro…di concetto stavolta!

 

 

P.S.

La foto rappresenta gli ingredienti per  i gustosissimi “pomodori secchi” siciliani.

Il titolo della foto è proprio: “SICILIA: sole e sale”

 

“Riposano su un letto di canne sapientemente intrecciate,

asciugati  dal sole dal sale.

L’aria è quella che viene dal mare.

Il profumo lo regala la terra.”

 

Buona giornata a tutti.
Kali

 

 

13 thoughts on “TOMATOES!

  1. Tradizioni simili a quanto leggo!!!
    Mia sorella però si è defilata stabilmente da circa otto anni, ha dichiarato lo sciopero e per la sua famiglia compera la passata.
    Il mio gentil coniuge invece  produce pomodori biologici direttamente e sono quindi condannata a far passata a raffica….50 / 60 kg per volta, man mano  che maturano.(però, tutt’altro sapore)
    Stamattina Max è stato assegnato al lavoro di "lavaggio bottiglie"…il suo commento alla sessantesima bottiglia: "questo è un lavoro assurdo che mi "risucchia l’anima"…povero cocco….
    Mamma e papà inizieranno il lavoro lunedì…e naturalmente andrò a dar loro una mano.
    Quando dico che : "vedo rosso!"

  2. @ Federico
    Leggere il tuo commento accanto alla buddy icon con Paperino che si sganascia dalle risate è…troppo divertente!
    In effetti non sono ancora partita, dal precedente post…
    Il fatto è che non pensavo di farne altri, ma l’evento "pummarola" non poteva passare inosservato!
    HE! HE!

    ti immagini fare le bottiglie di salsa a Londra?
    UAZ! UAZ!

  3. ciao tesora, siiii siamo tornati e sono diventata zia per la 3a volta ormai manchiamo solo noi…(non vedo l’ora). Ho davvero smesso di fumare, solo che il giorno che mi aveva visto Anna non avevo ancora smesso, ho smesso il gg dopo, così ovviamente ha messo in dubbio la questione…. 😀 Magari fossi ancora a sguazzare in Sardegna….sono già tornata da una settimana col Didino e siamo già a lavoro da lunedì scorso….. 😦 Belli questi pomodori e bella la foto…. sai che all’inizio a vederli così di sfuggita mi sembravano peperoni…..:S che fusa che sono!!!

  4. Ovviamente tutto cio’ non e’ tradizione tedesca, vero?
    Ero rimasta a Berlino e mi ritrovo catapultata in Sicilia nel rosso vivo di pomodori!!!!
     
    Ciao Kali, spero che le tue vacanze siano state rilassanti e serene … nonostante le 251 bottiglie!
    Sono tornata anche io "saltellando" (scusami, ho visto troppi canguri!!!)
    Un abbraccio

  5. Ti facevo ancora in vacanza 🙂
     
    questo post mi ha messo un pò di nostalgia
    devo dire che quando era il momento di fare la "salsa" mi arrabbiavo e non volevo poartecipare…qnd riuscire a trovare un pretesto non mi presentavo…
    oggi…rileggendo qui…mi rendo conto che era un  momento di aggregazione con tutta la famiglia che mi manca: papà che andava all’ortomercato a scegliere i pomodori…mamma che lavava bottiglie e vasetti…io e Marty che litigavamo su chi doveva girare la manovella (allora non c’era quella elettrica) chili e chili di pomodori passati o tagliati a listelli per invasarli
    una nostalgia adesso 😦
     
    grazie per gli auguri !! visto? alla fine Bea l’ha vinta sul nome da dare a sua sorella …ma noi non ne avevamo dubbi 🙂
    Un sorriso  Anna

  6. Ehi ciao zia virtuale credo che tu debba ancora aspettare, dato che iniziamo a cercarlo l’anno prossimo…. spero che riusciremo a concepire presto…. 🙂 yuuuuuuuuuppy, sai una cosa è la nonna che non potrà essere virtuale! auhaahahuah vero Annina?

  7. Ciao, sai che anche da me c’è questa tradizione?! Ricordo che quando c’era ancora mio nonno questo era un rito sacro. Tutta la famiglia si raccoglieva per lavare, bollire, pelare pomodori, ecc. Qui si dice "fare e’ bbutteglie". Che bei ricordi, ritornerei indietro senza pensarci due volte. Ora invece sono costretta a mangiare pomodori confezionati non so in quali condizioni di igiene.
    Magari il prossimo anno mi propongo per darti una mano anche io 🙂

  8. @ °•.Ireth.•°
    EVVAIIIIIIIIIII!!!
    HO TROVATO RINFORZI!!
     
    Occhio che ti "precetto" veramente per l’operazione "salsa"!
    L’operazione, sul piano economico, non è conveniente, perché, per trovare dei pomodori  a Km zero  (ossia non quelli dei mercati generali, ma quelli coltivati al sole del mio paesello) occorre rivolgersi ad agricoltori locali che li fanno pagare cari, così, ogni anno, qualcuno avanza l’ipotesi di lasciar perdere…ma dura pochissimo: vuoi mettere la genuinità della salsa fatta in casa? E giù a lavorare!

  9. Ma guarda che io non scherzo. Mi piacerebbe ritrovarmi ancora con quei piccoli semini sparsi ovunque. Magari durerei un solo giorno, ma sarebbe bello rifarlo.
    Grazie per gli auguri e per quanto riguarda la questione sposa è verissimo: pensa che a Sorrento i turisti si fermavano per fotografarmi, mentre dello sposo non si erano nemmeno accorti. 😛

Scrivi una risposta a Tania Cancella risposta