Oggi il cielo è grigio ed una pioggia sottile bagna il mio piccolo eden fiorito.
Ai fiori fa bene, sembrano gradire.
Oggi Roma aveva un’aria strana: sembrava più silenziosa del solito.
Cera una strana calma…
Sotto villa Glori sembrava quasi di essere al parco la domenica mattina presto:
poche persone, poche auto e si sentiva il canto degli uccelli.
Strano.
Anche l’ odore della terra bagnata era percepibile.
Ancora più strano.
E si che io quell’odore lo riconosco perché ho la fortuna di abitare in un posto
dove l’aria è ancora respirabile e volano le rondini, ma in città…
Poi il tram, la metro: la città torna ai suoi rumori.
Arriva il treno: tra un’ora sarò a casa.
Dormo appoggiata al finestrino: un privilegio da pochi perché il treno è stracolmo.
Trillano cellulari, adolescenti ridono e parlano a voce alta.
Il mio vicino si alza: deve scendere.
L’ altoparlante annuncia le stazioni: quasi ci siamo.
In questo sonno finto, rimpiango di non essere andata a letto prima ieri sera..
invece ero qui, come ora
procrastinando il lavoro che devo consegnare domani
prevedendo un’altra notte bianca: se continuo così mi ucciderò.
Sono una pazza.